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Il Novecento ha dato vita a un gigantesco bestiario di vetro proveniente da quasi tutti i settori della produzione artigianale internazionale. Quella di Murano, la cui ricchezza e varietà ci vengono rivelate grazie alla mostra in programma a Venezia e al catalogo realizzato per l'occasione, proviene dalla collezione di Pierre Rosenberg, una delle più ampie, incredibili, a volte piene di umorismo, tecnicamente spettacolari raccolte di questo genere. L'incremento della produzione di animali in vetro è da collegare alla moltiplicazione di piccoli formati scultorei in bronzo e ceramica che a partire dall'Ottocento si sono diffusi sempre più nelle abitazioni borghesi. Questi "ritratti" di animali più o meno realistici o estremamente stilizzati sono infatti recenti su scala millenaria della storia del vetro, ma oggetti e ornamenti in vetro zoomorfo sono stati presenti fin dall'antichità. Oltre alle produzioni regolari delle fabbriche, la fine del XX secolo ha visto anche il mondo degli artisti del vetro aggiungere i loro contributi a questo ramo relativamente recente della scultura animale. La collezione Pierre Rosenberg contiene alcuni straordinari esempi e diverse tipologie di vetri zoomorfi che vanno a comporre questa moderna "arca di vetro". Lo storico dell'arte e conservatore Pierre Rosenberg, presidente onorario del Musée du Louvre, membro della prestigiosa Académie française ha recentemente fatto quest'incredibile donazione a beneficio del Département des Hauts- de-Seine. La vasta collezione, creata pazientemente negli anni da Rosenberg, specialista di dipinti e disegni francesi e italiani del XVII e XVIII secolo, comprende 670 dipinti, 3.500 disegni, 45.000 volumi, oggetti in vetro di Murano, per un valore complessivo che si aggira intorno a i 30 milioni di euro.